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Quello che oggi è uno dei centri commerciali più conosciuti e caratteristici in Israele nasce, alla fine del XIX, come uno dei primi quartieri moderni costruiti fuori dalle mura della città vecchia.
Nei 19 anni in cui Gerusalemme era spaccata in due, questo quartiere si trovava proprio sulla linea di confine tra i giordani e gli israeliani. Vivere qui era quindi pericoloso e moltissimi tra i residenti abbandonarono il posto. Nel 1967, con la guerra dei sei giorni, il muro tra la parte est e la parte ovest della città venne abbattuto e i giordani persero il loro controllo sulla Gerusalemme orientale, la quale a sua volte venne riunificata sotto l’amministrazione del governo israeliano. Iniziarono quindi nuovi progetti di rinnovazione urbana che toccarono molti punti della città, tra i quali appunto proprio questo quartiere così ricco di storia.
Agli inizi degli anni 2000, quando l’idea di realizzare qui un centro commerciale all’aperto si fece sempre più strada, i progettisti si trovarono di fronte a un dilemma: cosa fare degli edifici storici presenti? Le opzioni erano tre: distruggerli, mantenere solo la facciata oppure smontarli, spostarli e ricostruirli dove il piano prevedeva. Nonostante la difficoltà e il tanto tempo che questa soluzione avrebbe richiesto si optò per l’ultima. I numeri che vedete in alcuni dei palazzi sono, quindi la testimonianza di tale scelta; insomma un vero e proprio puzzle gigante!
Questo ha permesso di mantenere vivi luoghi con un gran peso storico come ad esempio la casa in cui alloggiò Theodor Herzl (padre e fondatore del movimento sionista) durante il suo viaggio in Israele, ospitato dalla famiglia Stern.
Mamilla è sicuramente un posto da visitare dove, oltre allo shopping e ai vari ristoranti proprio adiacenti alle mura della città vecchia, c’è anche Storia; a raccontarcela sono le pietre e i muri centenari di questo viale all’aperto!